“CHOOSE YOUR TASTE, SWEET OR SPICY, ONLY FROM EUROPE”
Sono molto fiera di far parte di AIFB, Associazione Italiana Food Blogger: la sua Presidente, Anna Maria Pellegrino, è un portento oltre ad essere un’ottima cuoca, come ama definirsi, ed eccellente food writer. L’Associazione non è una semplice community bensì una fonte inesauribile di stimoli, di formazione, di crescita, di condivisione, di progetti.
Il nuovo anno è iniziato alla grande con una partnership tra Il Consorzio Tutela Provolone Valpadana e l’Associazione Italiana Foodblogger per promuovere il progetto “Choose your taste, sweet or spicy, only from Europe”. Il progetto triennale gode del co-finanziamento dalla Commissione Europea nell’ambito del Regolamento (UE) 1144/2014 (Azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli nel mercato interno) ed è nato per migliorare il grado di riconoscimento dei prodotti a marchio europeo di qualità e aumentarne la competitività e il consumo. Il prodotto testimonial della campagna, che incarna e rappresenta tutti i valori racchiusi dal marchio di Denominazione di Origine Protetta, è il formaggio Provolone Valpadana.
Grazie a AIFB e al Consorzio Tutela Provolone Valpadana, ho avuto la possibilità di partecipare ad un breve ma intenso corso di formazione con degustazione dedicato a questo prodotto, una vera eccellenza italiana, tenuto da Vittorio Emanuele Pisani (Direttore del Consorzio Tutela Provolone Valpadana) e da Vincenzo Bozzetti, che del Provolone Valpadana è un eccellente esperto.
È nata così l’idea per la ricetta delle crêpes ai porri e Provolone Valpadana DOP, ricetta che a mio parere esalta l’aroma del Provolone Valpadana DOP piccante grazie all’abbinamento con i porri, dal sapore aromatico ma delicato, e il bacon, croccante e dall’aroma intenso ma non invadente.
Ingredienti: per 4 persone
per 8 crêpes da 20/22 cm di diametro circa:
- 140 gr di farina 00
- 270 ml di latte freddo
- 2 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 macinata di pepe
- 30 gr di burro
per il ripieno:
- 2 porri di media grandezza
- 100 gr di bacon a fettine
- 120 gr di Provolone Valpadana DOP piccante
- 15 gr di burro (circa 1 cucchiaio)
- sale, pepe q.b.
per cuocere:
- burro q.b.
- 30 gr circa di Provolone Valpadana DOP piccante
Come preparare le crêpes ai porri e Provolone Valpadana DOP:
- Preparare le crêpes seguendo le indicazioni a questo link; sovrapponetele una sull’altra separandole con carta forno
- Mondare i porri, lavarli e tagliarli a rondelle (utilizzare anche la parte verde più tenera); sciogliere 15 gr di burro in una padella, versare i porri a rondelle salandoli leggermente e farli appassire cuocendoli per circa 20 minuti a fuoco moderato (se necessario unire un paio di cucchiai di acqua)
- Scaldare una padella antiaderente piuttosto larga senza aggiungere condimento e, quando calda, posizionare le fettine di bacon senza sovrapporle; cuocere girandole a metà cottura finché non risultano croccanti. Togliere dal fuoco e far raffreddare il bacon su carta da cucina per eliminare il grasso in eccesso (in alternativa alla padella è possibile utilizzare il forno cuocendo circa 15 minuti a 200°)
- Grattugiare il Provolone Valpadana DOP piccante
- Farcire ogni crêpe distribuendo equamente i porri, il Provolone Valpadana DOP piccante e il bacon su ognuna; piegare a metà la crêpe per ottenere una mezzaluna, poi ancora in due per ottenere un triangolo
- Adagiare le crêpes farcite in una pirofila imburrata, grattugiarvi sopra 30 gr di Provolone Valpadana DOP piccante ed aggiungere qualche fiocchetto di burro
- Accendere il forno, portarlo alla temperatura di 200° e passare la pirofila in forno per 10/15 minuti finché il formaggio non si è sciolto e servire subito le crêpes ai porri e Provolone Valpadana DOP.
Il Provolone Valpadana DOP
Il Provolone Valpadana è un formaggio a pasta filata che gode di enorme versatilità in termini di pesi e misure: più di qualsiasi altro prodotto in ambito caseario, presenta grandi varietà di forme e dimensioni. Questo aspetto è dato dalla plasticità del prodotto ed è determinante per le aziende produttrici di Provolone Valpadana, poiché tutti i casari possono dilettarsi nella produzione del formaggio in forme e pesi variabili.
Le origini del Provolone Valpadana DOP
Il Provolone Valpadana appartiene alla famiglia dei formaggi a pasta filata, definiti dalla tecnica di “filatura” della cagliata, di origini molto antiche. Questa pratica prende il nome dalla filatura della lana, nel senso che la pasta del formaggio è matura quando viene scaldata e, tirandola, si allunga in modo da formare fili lunghissimi.
Le prime tracce di questo formaggio italiano risalgono al Medioevo, nel sud Italia, anche se è poi nei terreni alluvionali della Valpadana (nord Italia) nella seconda metà del XIX secolo che il formaggio Provolone Valpadana viene definito in quanto tale. L’intera filiera è oggi racchiusa nelle province di Piacenza, Brescia, Cremona, Padova, Rovigo, Verona, Vicenza e Trento.
La denominazione “Provolone” compare per la prima volta nel 1871, ad indicare una provola di grandi dimensioni, originale e diversa dalle paste filate diffuse nel meridione d’Italia non solo per le dimensioni ma anche perchè capace di stagionare a lungo senza asciugarsi eccessivamente. La denominazione “Valpadana” si affianca invece alla dizione “Provolone” nel 1993 a coronamento di una tradizione secolare che ha determinato le caratteristiche per le quali il formaggio è conosciuto e apprezzato.
Le forme e le tipologie
Il disciplinare riconosce quattro forme:
- Salame o panettone, la forma più comune
- Melone/pera, caratterizzata da una base più larga e una sommità più stretta, la forma maggiormente identificativa del Provolone Valpadana
- Tronco conica o gigantino
- A Fiaschetta, il formato più piccolo composto da una sfera sormontata da un “cappello” utilizzato per la legatura
Il Provolone Valpadana DOP si distingue nelle due tipologie di dolce e piccante, a seconda del caglio usato e delle periodo di stagionatura: caglio di vitello liquido per la varietà dolce, caglio di capretto in pasta per la qualità piccante.
Gli abbinamenti:
Il Provolone Valapadana DOP è un’eccellenza italiana, prodotto versatile adatto per ogni tipo di pietanza, dall’antipasto al dolce!
Ottimo da degustare in purezza con un bicchiere di ottimo vino e una fetta di pane (Altamura o altro pane di grano duro per il piccante, una semplice rosetta per il dolce), in cucina ci sono infiniti abbinamenti per esaltarne l’aroma, dolce o piccante che sia. E vi consiglio di provarlo in purezza anche con miele o aceto balsamico.
Il Provolone Valpadana DOP è un vero jolly, un ingrediente nobile che si lascia sfruttare in tante preparazioni garantendo sempre una buona riuscita; pasta, riso, legumi, carne, frutta secca, frutta fresca (in particolare lamponi, fragole, ananas, uva, mandarini, avocado) e un’infinità di verdure, l’elenco è lunghissimo, la foto può rendere l’idea.
Che sia utilizzato per preparazioni cotte (paste al forno o risotti ad esempio) o crude come insalate o altri piatti freddi, il Provolone Valpadana DOP darà sempre carattere ai vostri piatti e il suo aroma ne esalterà il gusto.
ll Consorzio Tutela Provolone Valpadana
Il Consorzio Tutela Provolone Valpadana è un organismo volontario, costituitosi nel 1975 a Piacenza con la denominazione di Consorzio per la Tutela del Provolone Tipico Italiano. Nel 1986 la denominazione varia, assumendo quella di Consorzio del formaggio tipico Provolone e viene trasferita la sede legale nella città di Cremona.
La ragione per cui esiste il Consorzio Tutela Provolone Valpadana è contenuta nel suo stesso nome: la tutela. Perchè questo formaggio, che ha un’identità spiccatissima sia nel panorama italiano che in quello europeo, ha bisogno di un Organismo autorevole ed ufficiale come il Consorzio, espressione dei produttori di materia prima (latte), dei caseifici produttori e degli stagionatori che lo protegga dalle imitazioni, ne garantisca la costanza e l’eccellenza e aiuti a far conoscere le sue qualità.
Il Consorzio vigila sulle diverse fasi della vita del Provolone Valpadana DOP e lo fa in molto rigoroso, su incarico specifico del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Ma non solo: offre anche assistenza tecnico scientifica per migliorare le tecnologie produttive contribuendo a migliorare la garanzia del prodotto sia dal punto di vista sanitario che organolettico.
Ma è anche una garanzia per il consumatore che difende da frodi, contraffazioni e relativi danni.