COME CUCINARE IL RISO BASMATI


Il riso Basmati fa parte dei cosiddetti risi aromatici che costituiscono un piccolo ma speciale gruppo di risi che sono considerati i migliori in termini di qualità. Questi risi sono molto popolari in Oriente ma stanno diventando sempre più conosciuti e richiesti anche in Medio Oriente, Europa e Stati Uniti. La maggior parte del commercio di riso aromatico proviene dall’India, dal Pakistan e dalla Thailandia.

Anche se i risi aromatici più diffusi nel mercato mondiale sono a grana lunga, gran parte dei risi aromatici indigeni indiani sono a grana piccola e media. La maggior parte di questi risi vengono coltivati nella  regione himalayana di Tarai, negli stati di Uttar Pradesh e di Bihar, in particolare quest’ultimo è considerato lo stato d’origine dei risi aromatici.

Il riso Basmati a noi più familiare è caratterizzato da grani traslucidi lunghi, sottili e aromatici.

La parola Basmati deriva da due radici sanscrite (vas =aroma e mayup=radicato, intriso) e significa ricco di aroma; per la prima volta la parola Basmati è stata utilizzata  nel 1766 nel poema epico Heer and Ranjha composto dal poeta punjabi Varish Shah.

Spesso si pensa che qualsiasi riso aromatico sia Basmati, in realtà la questione è molto più complessa. Senza entrare nei dettagli considerate che il riso Basmati viene così chiamato solo quando sussiste una combinazione armoniosa tra la dimensione minima del seme, l’intensità dell’aroma, la consistenza del riso cotto, l’espansione elevata del volume durante la cottura, la sua morbidezza, la facile digeribilità e la durata della sua conservazione. 

L’aroma è sicuramente uno dei fattori importanti per riconoscere un riso Basmati di qualità, tanto da essere stato studiato dettagliatamente per garantirne l’ereditarietà.

© Aromatic rices – Oxford & IBH Publishing Co. Pvt. Ltd.

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Ingredienti: per 4 persone, come accompagnamento a piatti di carne o pesce

  • 300 gr di riso Basmati
  • 450 ml di acqua
  • sale q.b.
  • olio q.b.

come cucinare il riso basmati

Come cucinare il riso Basmati:

  • Prima di tutto è necessario pulire il riso per  eliminare eventuali impurità, sassolini o altri corpi estranei, soprattutto se si usa un riso Basmati di marche non commerciali.
  • Lavare il riso ripetutamente sotto al rubinetto in una ciotola piena d’acqua, avendo cura di sostituire l’acqua finché non diventa quasi trasparente. In genere sono necessari 4 o 5 lavaggi.
  • Mettere il riso a bagno in abbondante acqua pulita per circa 20 minuti e lasciarlo riposare: questa operazione serve per rendere il riso più solido e ne impedirà la rottura durante la cottura. Tenete presente che il tempo di ammollo varia a seconda della qualità del riso, più è scadente più i tempi di ammollo si allungano fino ad arrivare ad un’ora, un’ora e mezza.
  • Scolare il riso.
  • In una pentola versare l’acqua nella misura di 1, 5 in base alla quantità di riso utilizzato (il peso del riso va calcolato prima del risciacquo e del successivo ammollo); quindi per 500 gr di riso considerare 750 ml di acqua. Anche in questo caso la qualità del riso è importante; le dosi consigliate sono valide per un riso di buona qualità.
  • Portate ad ebollizione l’acqua salata (non utilizzare una dose eccessiva di sale) e unire il riso ben scolato.
  • Alzare la fiamma finché l’acqua non riprende a bollire, quindi riabbassare la fiamma al minimo, aggiungere un cucchiaio d’olio o di ghee (= burro chiarificato usato nella cucina indiana) per avere il riso ben sgranato, e coprire subito con un coperchio (lasciare uno spiraglio per fare uscire il vapore, ma piccolo, piccolo).
  • Cuocere per circa 10 minuti: anche in questo caso tutto dipende dal riso utilizzato.
  • Spegnere il fuoco, coprire completamente con il coperchio e lasciare riposare per almeno dieci minuti senza mai togliere il coperchio.
  • Servire il riso Basmati accompagnandolo con un piatto di carne o pesce, come il chicken tikka masala. Sgranare il riso prima di servire.

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